Falconeria

Storia

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origini Arcaiche

La falconeria ha lasciato un segno profondo nella nostra storia e nella nostra cultura, di cui rimangono molte testimonianze. Diversi elementi storici provano che la falconeria fosse già praticata in epoca arcaica in molti paesi (Mongolia, Mesopotamia, Cina, Persia, Giappone e Arabia).
Nell’Alto Medioevo la falconeria era praticata senza distinzione di classe sociale. L’Editto di Rotari (643), di grande importanza per quanto riguarda le norme che disciplinavano la caccia, stabiliva che chiunque fosse riuscito a catturare un falco, o ad assicurarsene uno con qualunque altro mezzo, fosse libero di andare a caccia ovunque, tranne, ovviamente che nelle foreste del Re.

La Falconeria In Italia

In Italia, durante il periodo medievale, la falconeria ebbe il primo momento di grande diffusione attraverso tre vie principali: l’influenza dei popoli barbarici durante le invasioni, i falconieri arabi giunti alla corte normanna di Federico II; i contatti veneziani con l’Asia e l’Estremo Oriente.

Nel nostro Paese, l’arte della falconeria è inestricabilmente legata alla figura dell’imperatore Federico II di Svevia (1194-1250), autore del famoso trattato De arte venandi cum avibus, scritto durante la prima metà del XIII secolo. Questo trattato, riccamente illustrato con splendide miniature, fornisce un’accurata analisi della falconeria, cioè della caccia di piccoli uccelli e di mammiferi con l’aiuto di falchi addestrati per questo scopo ed è un dettagliato manuale per l’allevamento e l’addestramento dei falchi.

Secondo quando indicato dal Book of St Albans (1486), ogni specie di rapace era associata ad un preciso rango nobiliare (es., il girfalco era riservato ai principi).

Durante il Rinascimento, la falconeria raggiunse in Italia il suo massimo splendore presso le corti degli Sforza, degli Este e dei Gonzaga, ove si tenevano regolarmente spettacolari cacce con falchi. Dal XVIII secolo si assiste ad un progressivo declino della falconeria in Italia, fino alla completa scomparsa della pratica. Un nuovo interesse per la falconeria ritorna solo nei primi anni del Novecento, grazie ai contatti con alcuni falconieri inglesi e alla pubblicazione in lingua italiana di due trattati di falconeria che consentono ad un maggior numero di persone l’accesso alle informazioni su questa antica arte di caccia.

Oggi in Italia la falconeria è praticata da un numero crescente di persone e, pur avendo assunto anche nuove forme (es. bird control) conserva ancor oggi i valori dell’ars venandi medievale: osservazione e studio della fauna e sublimazione del rapporto essere umano – animale. Tenere vivi questi valori è un obiettivo imprescindibile per conservare la falconeria nel XXI secolo, in modo che queste tradizioni e aspetti immateriali della cultura non vadano persi.

Pubblicazione

FALCONERIA
STORIA DEL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE IN ITALIA

Consulta online o scarica in PDF  la pubblicazione “Storia del Patrimonio Culturale Immateriale in Italia

Progetto finanziato a valere sui fondi – Legge 20 febbraio 2006, n. 77. “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell’UNESCO”