Falconeria

Il Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO

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DI COSA SI TRATTA

Il Patrimonio Culturale Immateriale (PCI)

Nel 2003 l’UNESCO ha adottato la Convenzione per la Salvaguardia del PCI, entrata in vigore nel 2006 e ratificata o approvata al 2021 da 180 stati. Per “patrimonio culturale immateriale” (PCI) si intendono “le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how […] che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale”.

Il patrimonio culturale (o “eredità culturale”, cultural heritage), così come definito dall’UNESCO, non è pertanto limitato a monumenti o collezione di oggetti, ma include anche le tradizioni orali, le arti dello spettacolo, le consuetudini sociali (come eventi rituali e festivi), le cognizioni e prassi relative alla natura e all’universo e l’artigianato tradizionale (i cosiddetti “dominii” del PCI).  Il PCI viene trasmesso da generazione in generazione ed è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in funzione del contesto storico, sociale ed ambientale. Fornisce ai membri della comunità il senso di identità e continuità e la sua salvaguardia promuove, sostiene e sviluppa la diversità.

Mission

dominii e minacce

La Convenzione identifica 5 “dominii” che costituiscono il PCI


Ciascun elemento iscritto alla Lista rappresentativa appartiene ad uno o più dominii. 
L’UNESCO identifica inoltre 9 minacce principali al PCI

  • Indebolimento della pratica e della trasmissione
  • Globalizzazione culturale
  • Nuovi prodotti o tecniche
  • Perdita di oggetti o sistemi
  • Pressioni economiche
  • Attitudini negative
  • Problemi demografici
  • Decontestualizzazione
  • Degrado ambientale
Progetto finanziato a valere sui fondi – Legge 20 febbraio 2006, n. 77. “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell’UNESCO”